Il Duomo di Urbino, la sua Cattedrale, fu eretta dal vescovo Beato Mainardo nel 1063 per consacrarla a Maria Vergine Assunta in cielo. Nel XV secolo il Duomo fu nuovamente ricostruito, ed alla fine del XVIII secolo assunse il suo definitivo stile neoclassico, con la facciata disegnata da Carlo Morigia, in netto contrasto con i colori dei mattoni degli altri edifici, ed il campanile edificato proprio in quel periodo. All’esterno della facciata troviamo sette statue di santi tra cui S. Crescentino, patrono della città festeggiato il primo giugno. L’ interno della cattedrale misura 60.5 m di lunghezza, 36.8 m di larghezza e 50 m di altezza. E’divisa in tre navate; in quella centrale si trova l’altare ed i bronzi di Camillo Rusconi. Diversi dipinti arredano la chiesa, tra i più famosi troviamo “La traslazione della Santa Casa di Loreto” di Claudio Ridolfi, il”Martirio di S.Sebastiano” di Federico Barocci e l'”Annunciazione” di Raffaello
Motta. L’interno rivela anche lo spirito classico: ampio, elegante e nobile. La cupola è decorata con l’immagine dei quattro evangelisti. Nell’altare maggiore si trova il grande dipinto di C. Unterberger dove è¨ rappresentata la “Madonna Assunta” a cui è dedicata la basilica. Nei secoli precedenti il Duomo ebbe altre forme ed altri uomini si impegnarono nella progettazione e realizzazione. Quando era ancora in vita il duca Federico, fu lo stesso Francesco di Giorgio Martini ad incaricarsi di disegnare la struttura di culto. I lavori di realizzazione di ciò che aveva ideato l’architetto senese si protrassero fino al 1604, quando venne eretta la cupola progettata da Muzio Oddi. Nel 1781 una forte scossa di terremoto danneggiò la Cupola e la facciata, peraltro non ancora del tutto completa. Gli interventi di restauro procedettero a rilento e all’inizio del 1789 la Cupola cedette, sprofondando
fino ai sotterranei. Questo costrinse gli urbinati a ricostruire la loro cattedrale affidando il progetto all’architetto romano Giuseppe Valadier (1762-1839), che concluse l’edificio nel 1801.